----- Original Message -----
From: "matteoli" <matteoli@iinet.net.au>
To: "amici
italiani" <matteoli@iinet.net.au>
Sent:
Tuesday, June 22, 2004 6:14 AM
Subject: Quali radici
> Cari
amici Italiani,
>
> La gazzarra/piagnisteo sulle "radici cristiane"
e' diventata
intollerabile.
> Mi sono scritto l'elzeviro che avrei
voluto leggere sul Corriere e ve lo
> propongo in allegato. Non e' lungo:
mezza paginetta soltanto.
> Cordiali saluti,
> Lorenzo
Matteoli
>
>
Hai ragione che non se ne può più. Però se distingui tra Cristo e la
chiesa (buono uno, meno l'altro) fai il loro gioco. Sono loro i primi a dire
così. Vedi Don Leonardo Zega su LA STAMPA.
La vera questione è che vanno
intellettualmente demoliti direttamente i Vangeli per quel nulla che dicono, e
la loro agiografica letteratura levantina. Di Cristo non si sa nemmeno se sia
esistito. E poi, chi se ne frega. Di persone crocifisse ce ne sono state un
sacco, sia prima che dopo l'ipotetica data dell'EVENTO, per altro totalmente
convenzionale, impossibile da determinare e irrilevante (anche impalate,
spellate vive, squartate da tiri di cavalli, ecc.: tre già solo quel giorno,
secondo la vulgata del Venerdì Santo; una lunga fila alla fine della rivolta di
Spartaco, pare; la crocifissione era nell'armamentario del sistema penitenziale
di allora, come ora la camera a gas, la sedia elettrica, l'iniezione letale, il
colpo di scimitarra allo stadio, la lapidazione, la fucilazione, l'impiccagione,
la chiusura in un sacco di juta con dirupamento seguito da impiccagione in caso
di eccessivo attaccamento alla vita).
Il cristianesimo è una costruzione
iniziata da Paolo di Tarso folgorato sulla via di Damasco da una visione. Da lì
si scrivono i Vangeli, raccogliendo leggende metropolitane orali di miracoli,
morti che resuscitano, pani e pesci che si moltiplicano ad un pic-nic, acqua che
diventa vino buonissimo ad una cena, perché avendo già bevuto vino prima erano
tutti ubriachi per accorgersene; paralitici che si alzano e camminano perché gli
è passata l'ernia del disco, come più o meno viene e passa a tutti; vergini che
restano incinte inspiegabilmente, e quindi per forza è opera di Dio. Tra tutti
quelli scritti, poi, si scelgono e santificano via via quelli che man mano
funzionano meglio. Il tutto calato su un mentalistico e totalmente campato per
aria impianto platonico circa l'ESSERE DEL MONDO, che ha resistito fino alla
mazzata di Darwin, e degli altri giganti di quel secolo. Pensa: Gauss, Carnot,
Boltzmann, Maxwell, e tutta la fila di matematici, fisici e naturalisti che
hanno pensato e sistemato quasi tutto. Che vertigine.
Nei Vangeli, come
in tutti gli altri libri cosiddetti sapienziali, trovi tutto e il contrario di
tutto, da interpretare all'occorrenza, come i tarocchi. A questo aggiungi ciurme
di buontemponi abilissimi che fabbricano reliquie di santi da vendere (si sa che
qualunque cosa è sempre meglio che lavorare: ricorda la novella dell'Agnolo
Gabriello di Boccaccio); aggiungi che quando uno sta male è disposto a comprarsi
qualsiasi olio di serpente gli prometta di farlo star meglio. Aggiungi che tutti
muoiono, sovente soffrendo. Condisci il tutto con 5-6 secoli di raffinate
masturbazioni intellettuali sul nulla platonico, e relative dispute, al chiuso
di conventi, dove il problema principale era cosa fare per ammazzare il tempo
senza annoiarsi, in mancanza di TV. Aggiungi il fatto che OGNI legittimazione
all'agire politico è arbitraria per necessità logica, e perciò di fisionomia
TEOLOGICA, come ben spiega Carl Schmitt riguardo alla decisione nella condizione
di eccezione (e come abbiamo tante volte discusso, a partire da ragionamenti
darwiniani). Aggiungi il fatto che un controllo militare del territorio europeo
medievale senza strade attraverso pericolose foreste era più complicato da fare
rispetto all'emergere di un analogo controllo del comportamento mediante
l'evocazione di un Dio onnipotente, onnisciente, infinitamente giusto e,
soprattutto, invisibile, in grado di azzopparti anche nel buio della più
fitta foresta, purché tu ti
convicessi di meritare di essere azzoppato
(dicesi: Timor di Dio). Aggiungi un po' di ritualità graduata e ricche vesti per
incoronare principi, potenti e potentini, e ottieni le RADICI
CRISTIANE.
Che purtroppo sono profonde, forse. Ma non in me. I venditori
di olio di serpente però sono sempre divertenti. La propensione a cascarci è
sempre formidabile. Si chiama arte dell'affabulazione. Snake Oil.
Ciao.
BC.
--
Bruno CAUDANA
b.caudana@ieee.org
http://www.adaptive.it/home.htm
Send this page to a friend HOME