Bruno Caudana

Sono convinto che chiunque possa dire qualcosa di interessante e chiunque possa fare errori. Contano le argomentazioni esposte.

Tuttavia può essere utile a chi legge dare un'idea della propria esperienza passata.

Devo al fisico Aldo Gotta, conosciuto alla Softech di Torino, allora condotta da Roberto Pagani (tutti gravitanti attorno alla figura di Lorenzo Matteoli), il fatto di avermi parlato, nel 1990, della curve logistiche e relative regressioni. All'epoca egli lavorava allo IIASA di Vienna dove conobbe Cesare Marchetti che si ingegnava a fittare ogni cosa con sigmoidi, e ci azzeccava.

Devo a: Lorenzo Matteoli, Massimo Foti, Roberto Pagani, Gabriella Peretti, Gianvincenzo Fracastoro, Marco Masoero, Federico Butera, Donatella Marino, Giorgio Ceragioli, Franco Ossola, e a tutti gli altri di quel gruppo, come Marina Gariboldi, Luciana Conforti, Antonella Marucco, Paola Caccia, Andrea Ketoff, Andrea Aparo, Gabriella Funaro, Donatella Marino, Valentino Manni, Elena Montacchini, Giancarlo Pavoni, Grazia Zanchetta, e altri, facenti capo, in un modo o nell'altro al Politecnico di Torino, al Politecnico di Milano e all'ENEA, quello che ho cominciato a capire di computazione, fisica e matematica dei Sistemi Complessi e dei Sistemi Energetici.

Devo ad Anna Ostanello del Politecnico di Torino se ho imparato qualcosa della matematica dei Sistemi Complessi, della Ricerca Operativa della Teoria dei Grafi, della matematica dei reticoli e delle problematiche insite alle logiche dei sistemi di aiuto alla decisione.

Devo a Sergio Vallero e Gualtiero Franzino dello CSELT di Torino e poi EDS, quello che so di elettronica per sistemi di misura e controllo.

Devo a Flavio Conti, George Helké e Stefano Cocchi del JRC di Ispra, insieme a Roberto Pagani, allora Softech, di avermi sostenuto durante i miei primi esperimenti con algoritmi ANN (Artificial Neural Networks) nel lontano 1995-1997, insieme a quanti del JRC con cui ho potuto discuterne.

Devo quanto ho imparato sui sistemi di misura complessi e sui controlli a loop chiuso a Gualtiero Balossini, Vittorio Barra, Antonio Celozzi, Giuseppe Musso, Vittorio Lignarolo, Pierluigi Teodori, Carlo Dionisio e a tutti coloro con cui ho avuto modo di lavorare in Microtecnica--Collins Aerospace.

Devo a Loredana Loconte e Roberto Merletti (MRC di Cambridge, Boston University, LISiN, Politecnico di Torino) di avermi introdotto alle problematiche del sistema neuromuscolare, della elettromiografia non invasiva e ad altre problematiche di bioingegneria.

Ovviamente la responsabilità delle eventuali stupidaggini scritte qui è esclusivamente mia.

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